Mappamondo: 40 anni e sentirli


Quando vado in giro per il mondo, i miei compagni  di viaggio, che rappresentano l'industria del turismo nel nostro Paese, sono sempre più del Nord Italia.  
Non voglio parlare qui di nanismo imprenditoriale del Sud, ma certo, mi spiace non trovarmi affianco grandi aziende di Roma. Nella catastrofe della crisi tuttavia molte hanno ceduto, invece le storiche romane (direi tre, forse quattro) non sono crollate e sanno il fatto loro nelle specializzazioni che hanno adottato. 
Dedico quindi questo post a una di queste, Viaggi del  Mappamondo che da quaranta anni ci accompagna. Ho partecipato alla festa di compleanno dei suoi trenta, e vedo ora come sono cambiata in questo decennio assieme a loro. 
E’ Mariolina Longoni stamattina a rammentarmi che sono già trascorsi ben 40 anni da quel lontano 1976, in cui la Ital Atlantic Express pubblicò il primo catalogo Fantastico Oriente a marchio I Viaggi del Mappamondo.
Per me invece Mappamondo è Andrea Mele. Lui, come molti altri grandi imprenditori nel turismo, ha quello che si deve a coloro che rischiano: l'entusiasmo, che talvolta si tramuta anche in qualche incazzatura se qualcosa  di decisamente stupido gli si pone davanti come ostacolo. Può essere sopra le righe, ma può farlo anche ignorarando il resto del mondo ad una fiera per passare un pomeriggio a chiacchierare di filosofia estetica. Oppure può dedicarsi attivamente alla beneficienza, tra opera lirica e arte.
Forse anche per questo i Viaggi di Mappamondo sono meravigliosi, colti, approfonditi. Le persone che lavorano con lui, precise, cortesi. 
Questo per dire che Roma è soprattutto fatta da queste persone, da queste aziende, quartieri segreti come il Coppedè, di cui pochi sanno. Sono lì e rimangono a contrastare la lava burocratica, il pressappochismo e gli ostacoli che si incontrano in questa struggente città. 
E quando sei a Bangkok, se incontri una tailandese che ti dice: "Tu italiana? Allora conosci Andrea Mele... " capisci che qualche azienda romana, nonostante i momenti difficilii e il doppio degli ostacoli da affrontare, ha lasciato una traccia su questo emisfero.


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